SCRITTI DA FABULA AL TEMPO DEL COVID: I CREATIVI RACCONTANO PAURE E SPERANZE

SCRITTI DA FABULA AL TEMPO DEL COVID: I CREATIVI RACCONTANO PAURE E SPERANZE

 

Interpellare i ragazzi, smuovere la loro creatività, condividerne energia e amore per la vita è da sempre l’anima di Fabula, il Festival in programma a settembre a Bellizzi che chiede loro (tra l’altro in piena estate) di partecipare previa la scrittura di un racconto. La macchina organizzativa non si ferma mai, i motori sono accessi 12 mesi l’anno e la finestra su questa generazione, sale di tante novità che nel tempo hanno dato sempre più corpo al Festival, è sempre aperta. Tant’è che nell’ultimo mese, il direttore Andrea Volpe ha pensato di “chiamarli a rapporto” per chiedere loro come si sentissero. Parte da qui “Scritti da Fabula al tempo del Covid 19”, un’iniziativa che, in una prima fase, voleva semplicemente dare voce a questi giovani e ascoltarne stati d’animo ed emozioni. E invece, nel giro di pochissimo tempo, a quel primo racconto se n’è aggiunto un altro e poi un altro ancora. A distanza di poche settimane la casella di posta del Premio si è riempita e di mail ne arrivano ancora. Di racconti ne saranno pervenuti un centinaio: tutti diversi a loro volta sembrano raccontare una generazione intera, quella tra i 16 e i 20 anni, tra sogni e realtà (a breve l’invito sarà rivolto anche ai più piccoli).
Ed ecco che allora le parole dei creativi diventano un report sul loro mondo, un’indagine che emoziona e stupisce, con sfumature che vanno dalla paura alla speranza, dalla sofferenza alla luce. Un patrimonio di pensieri che offrono la possibilità di immaginare e credere in una vita migliore.
«Questi ragazzi conservano un ottimismo incredibile – racconta Volpeuna visione della vita diversa dalla nostra perché contaminata dall’esperienza che emoziona, sono la luce sempre accesa. Tra chi ha scritto c’è anche chi è partito dieci anni fa con Fabula e che, nonostante sia diventato maggiorenne, riesce ancora a conservare un modo di vedere le cose come se fosse imprigionato nella mente di un ragazzino».
Tutti gli scritti sono consultabili a questo link
FABULA PIANO B Le iscrizioni sono aperte e, nella speranza di poter vivere l’evento nell’abbraccio che lo contraddistingue, si sta immaginando anche un piano B per fare in modo che la favola continui ripartendo da quell’appuntamento corale fatto di condivisione e creatività. La squadra è al lavoro per una edizione 11 con piano B marchiata “Ci vediamo nel futuro” che, oltre a strizzare l’occhio alla trilogia immune all’usura del tempo di Robert Zemeckis (che compie 35 anni) sottende tante cose. Anche Fabula è un’avventura senza rivali…Ci vedremo presto, comunque ed eventualmente, anche in altri modi… 

 

 

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